Come gestire al meglio il tuo work-life balance

 

Sei stressato? Benvenuto nel club. Siamo in tantissimi, non sentirti speciale. Per questo, non ti aspettare di trovare qui il segreto per allineare i tuoi chakra. In ogni caso, possiamo darti qualche consiglio per gestire al meglio il tuo work-life balance senza andare in burnout.

burnout stress definizione

Ti suona familiare? Forse no. Secondo alcune ricerche, il 44% dei lavoratori americani si è sentito in burnout almeno una volta nella vita, e in Italia la situazione è probabilmente simile. La cultura del lavoro dei nostri tempi, unita con le dure conseguenze della pandemia, fanno sì che sempre più imprenditori, freelance e dipendenti aziendali soffrano a causa del loro lavoro. Molto spesso la causa è l’impossibilità di poter “staccare” realmente a fine giornata, o il confine molto labile fra casa e ufficio (che, con lo smart working, sono la stessa cosa). 

Se sei un imprenditore o un libero professionista, la situazione è ben più delicata: la responsabilità del tuo business ricade tutta sulle tue spalle e fai le ore piccole pur di raggiungere i tuoi obiettivi. Vuoi cambiare le cose? Sentirti meglio e prendere le redini della tua attività? Hai due alternative: scappare su un’isola deserta, o continuare a leggere. 🙂

 

1. Muoviti spesso!

Che tu sia un nomade digitale che lavora da una spiaggia del Brasile, o semplicemente ti piace sorseggiare il caffè nel tuo solito ufficio, muoversi è importantissimo per il tuo work-life balance. Se il tuo lavoro è particolarmente sedentario, perché magari passi tante ore davanti ad uno schermo, cerca di alzarti in piedi almeno ogni una o due ore e fai due passi. Perdere cinque minuti per fare questa piccola pausa non intaccherà la tua produttività, anzi, migliorerà la tua concentrazione. Se puoi, ti suggeriamo anche di cambiare luogo di lavoro, anche solo per mezza giornata: vai da Starbucks, frequenta uno spazio di co-working, lavora da casa tua o vai a trovare un cliente nel suo ufficio. Ti aiuterà a cambiare prospettiva, a staccare dalla tua routine (che è nemica della crescita) e a migliorare il tuo umore.

 

2. Minimizza le inefficienze…

Anche se non abbiamo la sfera di cristallo, siamo certi che ogni giorno svolgi attività in modo totalmente inefficiente, perdendo solamente preziose risorse. Ecco qualche esempio: scorrere la lista dei tuoi leads per capire quali devi ricontattare, creare preventivi in PDF, allineare i tuoi collaboratori in estenuanti meeting, fare il recap dei pagamenti mancanti da parte dei tuoi clienti. Bello, no? Sono azioni che svolgi in automatico, nel modo più facile ma non nel più efficiente: magari fai mezzanotte a copiare numeri su un foglio di Excel con il tuo budget mensile, o a scorrere un elenco di leads sul Blocco Note (o peggio, scritto in un’agenda!).

Puoi risparmiare tantissimo tempo utilizzando un buon software di profit management, che sia adatto alla tua azienda e, soprattutto, facile da usare — non tornerai mai più a carta e penna! In particolare, l’obiettivo di un software gestionale è automatizzare i tuoi processi di business: puoi registrare i dati di un cliente, associargli uno o più progetti, controllare i costi e i ricavi relativi ad ognuno di essi. In sostanza, tu e il tuo team avrete una panoramica completa della vostra attività senza dover assumere un project manager. E soprattutto, risparmiando molto tempo da dedicare alla vostra vita privata.

(Noi ne abbiamo sviluppato uno pazzesco che si chiama FFriday, te lo lasciamo qui. Fai come vuoi, ma da quando lo usiamo abbiamo aumentato dell’85% i nostri aperitivi 😉)

3. …E le distrazioni

No, non Instagram, e nemmeno i video dei gattini su Facebook. Ci riferiamo a tutte quelle attività e tutti quei progetti che sono fuori dal tuo core business, ma che comunque ti ostini ad eseguire o mandare avanti. Un esempio? Quel cliente rompiscatole che ti chiama di continuo ma che apporta pochi spicci al tuo fatturato, o un progetto che accetti di eseguire ma che è fuori dalla tua value proposition. Non c’è nessun software per aiutarti con questo, sei tu — assieme ai tuoi collaboratori — che devi definire un focus ben preciso per la tua azienda, e lasciare fuori tutto ciò che non ti “compete”.

Anche se questo può portarti a rifiutare opportunità apparentemente allettanti, gioverà al benessere del tuo business a lungo termine: potrai costruire la tua reputazione su dei prodotti o servizi ben precisi (non fare un po’ di tutto in modo mediocre) e strutturare i tuoi processi in modo efficiente. Questo vuol dire, ad esempio, definire che tipo di assistenza fornirai al cliente (non al telefono, non dieci volte al giorno), che tipo di progetti sei disposto a prendere in carico, e via dicendo. In poche parole, devi definire un business model. Magari ti spiegheremo come farlo in un altro articolo, nel frattempo in bocca al lupo 🙂

4. Costruisci i tuoi boundaries

Un altro nemico della tua salute mentale e del tuo work-life balance sono sicuramente le invasioni della tua vita lavorativa nella tua vita personale. Ad esempio, le chiamate dei clienti dopo le 20, o le scadenze super ravvicinate da portare avanti nel weekend. Che ti piaccia o no, la devi smettere di rispondere al telefono dopo cena o sacrificare una gita al mare per soddisfare un cliente. Lì per lì può sembrarti niente di grave, ma a lungo termine ne risentirai a livello fisico e anche psicologico. 

L’attuale cultura del lavoro (specialmente in Italia) ci porta ad erodere, se necessario, tutto il nostro tempo libero in favore della produttività, e non c’è cosa più sbagliata. L’assenza di boundaries (ovvero, di “limiti”) è proprio la prima causa del burnout e della fatica a gestire il work-life balance: “portarsi a casa” i task e i problemi che ci sono sul posto di lavoro fa sì che la nostra vita privata ne risenta. Ergo, designa ogni giorno, anche se per poco, dei momenti da dedicare a te stesso e alla tua famiglia, nei quali puoi “dimenticarti” totalmente delle tue responsabilità professionali. Ti rimane difficile? Allora ti consigliamo di fare un po’ di meditazione o di yoga, come fanno i top CEO 🙂

 

Speriamo che questo articolo possa esserti utile per gestire il tuo work-life balance! Segui il nostro blog per altri consigli 🙂

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